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Tutte le volte che la Cina ha bannato Bitcoin

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Cina ban bitcoin

Festeggiamo l’ATH: scopriamo tutte le volte che la Cina ha bannato Bitcoin!

Oggi 20 ottobre 2021, bitcoin torna a toccare i suoi valori massimi. Nemmeno un mese fa, erano davvero in pochi a sperarci.

Venerdì 24 settembre, infatti, ha fatto rumore la seguente notizia: i regolatori cinesi hanno dichiarato illegali tutte le transazioni su Bitcoin, o su protocolli simili. Ebbene sì: la Cina ha bannato ancora Bitcoin. Reiterando un atteggiamento ostile che nasce nel lontano 2013. Il loro punto di vista è piuttosto coerente: si teme che le monete digitali libere possano indebolire il controllo del governo sul sistema finanziario.

Le dichiarazioni più recenti, hanno anche toni più accesi rispetto al passato. Sarà che inizia ad avvicinarsi l’era della CBDC (Central Bank Digital Currency) cinese che sostituirà il denaro contante?
La notizia vera e propria era addirittura di qualche giorno prima, ed è stata diffusa dalle testate giornalistiche più famose con oculata strategia, ed inusuale pazienza.

Diamo uno sguardo a come sono andate le cose in passato, così da avere i mezzi per azzardare una proiezione, da utilizzare anche in vista delle prossime occasioni!

 

5 dicembre 2013

La Cina vieta alle istituzioni finanziarie di gestire le transazioni BTC. La People’s Bank of China dichiara che bitcoin non è una valuta con “significato reale”.

Il prezzo del Bitcoin scende di oltre il 20% a quota 890 dollari.

Nel lungo termine, da allora, bitcoin ha recuperato parecchio: oltre l’8000%

 

fine marzo 2014

Sembrava che il governo cinese avrebbe penalizzato le banche che scambiavano bitcoin.

Nell’immediato, prezzi di bitcoin sono scesi del 12%, precisamente a quota 562 dollari.

Da quella data ad oggi, bitcoin è salito del 11200%

 

9 febbraio 2017

La People’s Bank of China aumenta la pressione normativa: spinge ogni scambio di bitcoin del paese a conformarsi alle regole antiriciclaggio.

Bitcoin e altre criptovalute di rilevante capitalizzazione sono scese di circa l’8%, a circa 990 dollari.

Oggi, i prezzi del bitcoin sono più alti del 6527% rispetto ad allora.

 

24 agosto 2018

Cinque organismi governativi:

  • la Banca Popolare Cinese,
  • la Commissione di regolamentazione bancaria,
  • il Ministero della pubblica sicurezza
  • l’Amministrazione statale per la regolamentazione del mercato
  • la Commissione centrale per gli affari del cyberspazio

hanno emesso un avvertimento sulla raccolta illegale di fondi tramite “blockchain” e “criptovalute”. Il periodo storico, era proprio quello delle ICO.

Stavolta la minaccia non tocca i sentimenti della price action, con bitcoin che lateralizza: salito da $6.500 a $6.800, chiude la giornata in rialzo del 4%.

A lungo termine, la salita è continuata. Il bitcoin è quotato a  +863% da allora.

 

21 maggio 2021

Le autorità competenti cinesi hanno iniziato ad alzare l’asticella dell’antagonismo, dichiarando che è necessaria una maggiore sicurezza per proteggere il sistema finanziario e chiedendo un giro di vite sul mining di bitcoin.

Nelle ore successive, bitcoin scende del 9%. La potenza di calcolo del protocollo Bitcoin crolla del 30%.

Da allora sono passati solo cinque mesi: il prezzo del Bitcoin è più alto dell’ 84% più alto, rispetto al 21 maggio;  l’hash power, ha lentamente recuperato, tornando quasi ai valori di quel periodo: 140 su 160 EsaHash al secondo.

 

Un mese fa – la Cina ha bannato bitcoin (ancora!)

Il prezzo di bitcoin oscilla fino ai 42 mila dollari, e quando il ciclo di notizie sarà finito, se succederà come in passato, i prezzi di mercato torneranno a seguire la loro strada, a prescindere da quanto i regolatori cinesi piangeranno ancora. Come è sempre successo, dalla prima volta, nel 2013.

Questa potrebbe essere una grande occasione, per gli altri paesi, di abbracciare la tecnologia di Bitcoin ed iniziare a posizionarsi strategicamente, nei futuri scenari economici, dove la Cina ha più volte deciso di non voler essere rilevante, al contrario dei cinesi.

 

Come dice il grande Andreas Antonopolus:

“Puoi tirare il tuo stato fuori da Bitcoin,

ma non puoi tirare Bitcoin fuori dal tuo stato”

 

 

Fonti:
https://www.bloomberg.com/news/articles/2013-12-05/china-s-pboc-bans-financial-companies-from-bitcoin-transactions

https://www.bbc.com/news/technology-58678907

https://finance.yahoo.com/news/china-banning-crypto-transactions-great-news-for-bitcoin-investment-firm-ceo-210725512.html

 

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