Prima di tutto, partiamo da un’asserzione fondamentale: la privacy è un diritto dell’umanità riconosciuto in tutto il mondo.
Ricordiamo inoltre che privacy non vuol dire anonimato: privacy significa aver la libertà di poter scegliere con chi condividere i propri dati.
Così si espresse Eric Hughes nel suo Cypherpunk Manifesto nel 1993:
“Privacy is necessary for an open society in the electronic age. Privacy is not secrecy. A private matter is something one doesn’t want the whole world to know, but a secret matter is something one doesn’t want anybody to know. Privacy is the power to selectively reveal oneself to the world.”
https://nakamotoinstitute.org/static/docs/cypherpunk-manifesto.txt
Blockchain e Bitcoin
Essendo la blockchain un registro pubblico ed immutabile, capiamo facilmente che Bitcoin non è lo strumento migliore per compiere attività illecite.
Anzi, Bitcoin è trasparente di default.
Ogni transazione fatta sulla blockchain di Bitcoin, rimarrà pubblica in eterno.
Perciò, possiamo affermare che Bitcoin non è anonimo, ma pseudonimo, poiché ogni indirizzo sulla blockchain rappresenta delle entità.
Tuttavia, proteggere la propria privacy quando si utilizza Bitcoin, è una cosa da non trascurare.
Compromettere la propria privacy su Bitcoin potrebbe rivelarsi pericoloso in futuro per la nostra sicurezza.
Società come Chainalysis, fanno della blockchain surveillance il loro business, cercando ogni giorno di tirar fuori dati interessanti da poter ispezionare e studiare.
Migliorare la propria privacy è un processo graduale e continuo che evolve nel tempo.
Ognuno deve assumersi le propria responsabilità ed agire di conseguenza.
Best practices per migliorare la propria privacy su Bitcoin
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Custodire personalmente i propri bitcoin
Un famoso detto nel settore dello crypto è “not your keys, not your crypto”.
Se deteniamo i nostri bitcoin presso una terza parte, essa saprà tutti i dettagli riguardo le nostre monete: quantità, storia delle transazioni, future transazioni, etc..
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Mai riutilizzare lo stesso indirizzo per ricevere bitcoin
Riutilizzando gli stessi indirizzi per ricevere bitcoin, si va a distruggere la privacy sia del mittente sia del destinatario.
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Imparare cosa sono e come funzionano gli UTXOs
Gli UTXOs sono gli output di una transazione. Ove possibile, effettuare transazioni senza resto.
Per imparare a gestire i propri UTXOs, bisogna utilizzare un wallet che permetta di farlo nella maniera corretta.
Wallet consigliati per gestire i propri UTXOs:
Electrum
Bitcoin Core
Specter Desktop
Wasabi Wallet
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Utilizzare la sidechain Liquid Network
Un altro metodo per migliorare la propria privacy può essere quello di utilizzare la sidechain Liquid.
Sfruttando le Confidential transactions, Liquid Network permette di aumentare la privacy delle transazioni Bitcoin.
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Utilizzare Lightning Network
Utilizzare Lightning Network aumenta il nostro livello di privacy poiché le transazioni non vengono registrate sulla blockchain di Bitcoin.
Essendo Lightning Network ancora in fase di sviluppo, è consigliabile utilizzare piccole quantità di bitcoin per effettuare transazioni.
Inoltre, Lightning Network permette di risparmiare moltissimo in termini di fees.
Wallet consigliati:
Breez
Eclair
Phoenix
Zap
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Utilizzare un proprio full-node Bitcoin
Utilizzare un proprio full-node fa parte di una delle cose fondamentali per utilizzare bitcoin senza fare affidamento a terze parti.
Creare un nodo bitcoin sta diventando sempre più facile.
Software come Umbrel rendono l’installazione di un nodo bitcoin realizzabile da chiunque.
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Utilizzare Tor Browser quando si desidera controllare lo stato di una transazione su un block explorer
Controllare una transazione che comprende un nostro indirizzo su un browser qualsiasi, è altamente sconsigliato.
In questo modo, si potrà facilmente associare il nostro indirizzo IP, quindi la nostra identità, agli indirizzi di nostra proprietà.
Utilizzando Tor Browser si va a mascherare il nostro indirizzo IP e di conseguenza a migliorare la nostra privacy.
Block explorer consigliato: https://blockstream.info/
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Utilizzare il coinjoin
Il coinjoin è una transazione speciale presente nel protocollo Bitcoin: in una coinjoin transaction sono presenti molti input e molti output tutti uguali.
Lo scopo di un coinjoin è quello di non permettere a nessuno di poter capire quali input corrispondono a quali output.
Questo metodo permette a tutti i partecipanti di un coinjoin di riottenere privacy verso tutta la rete Bitcoin.
I due wallet principali che permettono di effettuare coinjoin sono Wasabi Wallet per PC ( https://www.wasabiwallet.io/ ) e Samourai Wallet per Android ( https://samouraiwallet.com ).
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Evitare o limitare il KYC ( Know Your Customer )
Effettuando la procedura di KYC si collega la propria identità ai propri indirizzi bitcoin.
Utilizzando una piattaforma KYC, affidiamo ad essa la custodia e sulla protezione dei nostri dati personali.
Purtroppo, casi di data-leaks ci sono sempre stati e ci sararnno sempre in futuro.
Ad oggi, evitare la procedura di KYC è davvero difficile.
Tuttavia, esistono degli exchange senza KYC: i migliori sono HodlHodl e Bisq.
Ovviamente, essendo exchange senza KYC, sono leggermente più complicati da utilizzare.
Conclusione
In conclusione, ognuno dovrebbe impegnarsi per migliorare la propria privacy su Bitcoin.
La privacy è un diritto dell’umanità e tutti noi dovremmo proteggerla.
Rimuovere informazioni dalla blockchain di Bitcoin è impossibile.
Tenere a mente le best practices in aggiunta a futuri miglioramenti sul protocollo Bitcoin come Taproot e le firme di Schnorr aumenteranno notevolmente la privacy e la fungibilità di Bitcoin.
Approfondimenti
https://bitcoiner.guide/privacy/