La moneta rappresenta fin da sempre uno degli aspetti più importanti ed influenti nella storia dell’umanità.
Essa può essere definita come uno strumento di relazione sociale utile per cooperare tra le persone.
Prima dell’invenzione della moneta, l’uomo ha sperimentato vari tipi di economie non-monetarie.
La prima economia non-monetaria sperimentata dall’uomo è stata quella del dono.
Questo tipo di economia funzionava solo all’interno della propria famiglia, per questo motivo non era scalabile.
In seguito venne inventato il baratto, un modo per scambiare beni e servizi di varia natura tra le persone.
Tuttavia, anche il baratto presentava una problematica: la coincidenza dei beni.
Infatti, non sempre era possibile trovare un accordo tra le persone riguardo i beni ed i servizi da scambiare.
Per questo motivo nacque la moneta.
Inizialmente venivano utilizzati oggetti come conchiglie, sale, bestiame e pietre. Successivamente si passò all’utilizzo di monete d’oro e d’argento.
La prima forma di moneta che vediamo affermarsi nella storia è l’oro.
L’oro diventa la moneta globale per due motivi principali: la scarsità e la purezza.
Purtroppo però, anche l’oro presentava un problema: il peso. Difatti, utilizzare l’oro per ogni transazione commerciale era davvero difficoltoso.
Col tempo si decise di depositare l’oro presso dei forzieri ottenendo in cambio un certificato al portatore.
Con questo certificato era possibile riscattare l’oro depositato.
I certificati, con il passare del tempo, si trasformeranno nelle cosiddette banconote, ovvero cartamoneta rappresentativa del valore custodito altrove.
La nascita delle banconote coincise con la nascita delle prime banche in Europa.
Col passare degli anni, le persone che richiedevano l’oro in cambio delle banconote erano davvero pochissime, per cui si decise di emettere più banconote rispetto all’oro custodito.
Nacque così la moneta frazionaria, ovvero un quantitativo maggiore di banconote in circolazione rispetto all’oro messo a garanzia.
Tuttavia, la redimibilità aurea della moneta rimase sempre un problema, poiché non permetteva la completa autonomia da parte delle banche centrali.
Pertanto, il 15 agosto 1971, Richard Nixon, 37° Presidente degli Stati Uniti d’America, decise di abolire la convertibilità aurea del dollaro, ovvero il famoso Gold Standard.
Da quel momento in poi, abbiamo la moneta fiat, ovvero moneta emessa dalle banche centrali, creata dal nulla e senza alcun valore intrinseco.
Ciò la rende una moneta inflativa che perde costantemente valore nel tempo.
Per di più, nessuna valuta fiat è sopravvissuta nel corso della storia.
Ad esempio, dal 1913, l’anno di fondazione della Federal Reserve, il dollaro ha perso oltre il 97% del suo potere d’acquisto.
Friedrich August von Hayek, economista e sociologo austriaco, si espresse così sulla moneta:
“I don’t believe we shall ever have a good money again before we take the thing out of the hands of government…we can’t take them violently out of the hands of government. All we can do is by some sly roundabout way introduce something that they can’t stop.”
“Non credo che vedremo mai una buona moneta finché non la toglieremo dalle mani dei governi…non possiamo farlo in modo violento. Tutto quello che possiamo fare è farlo attraverso una maniera indiretta ed astuta che loro non possono fermare.”