È stata rilasciata pochi giorni fa la nuova circolare che va a chiarire e risolvere alcune situazioni legate alla regolamentazione delle criptovalute in Italia.
La nuova circolare
La nuova circolare dell’Agenzia delle Entrate, di ben 118 pagine, va a risolvere alcune situazioni rimaste in sospeso nella legge finanziaria, che ha introdotto il nuovo regime da applicare dal 2023.
Innanzitutto sparisce la soglia dei circa 51 mila euro calcolata con i valori del 1 gennaio dell’anno. Inoltre, le plusvalenze derivanti dalla cessione delle cryptoattività sono sempre imponibili se nel corso dell’anno fiscale si è superata la soglia dei 2000€.
C’è da fare molta attenzione ad un punto: concorrono al raggiungimento della soglia dei 2000€ non solo le plusvalenze, ma anche lo staking, il farming, l’earning dei servizi centralizzati, etc.
Se si supera la soglia dei 2000€, tutto l’importo è imponibile al 26%, non solo l’eccedente.
Le stablecoin
Viene confermato che lo scambio tra cryptoasset dello stesso tipo è irrilevante ai fini della tassazione.
Tuttavia stablecoin però sembrano ricadere nello status di moneta elettronica stabilita dal MiCA, quindi uno status diverso dal resto delle criptovalute.
Per fare un paio di esempi quindi, a meno di ulteriori chiarimenti, uno scambio come BTC-USDT è considerato fiscalmente rilevante. Diverso è invece per le stablecoin decentralizzate, come DAI, dove non c’è un emittente centralizzato regolamentato e la stablecoin rappresenta un paniere di cryptoasset sottostanti.
Se vuoi ulteriori informazioni riguardo la nuova circolante, guarda la live con Giorgio D’amico!