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Glossario per blockchain e criptovalute

glossario criptovalute

Un glossario con i principali termini usati nel mondo delle criptovalute

per conoscere al meglio i vocaboli più usati sul bitcoin, la blockchain e il trading.

A

altcoin: è il termine usato per indicare tutte le criptovalute diverse dal Bitcoin;

arbitraggio: compravendita di un asset in diversi mercati contemporaneamente per conseguire un profitto privo di rischio grazie ai disallineamenti di prezzo. Questa opportunità ha una durata di brevissimo termine ed è influita dai costi di transazioni che gravano sulle operazioni;

ask: il prezzo ask (lettera) è il valore a cui il dealer è disposto a vendere;

ATH: all time high è il prezzo di mercato mai raggiunto da una criptovaluta rispetto al suo valore di quotazione;

B

bear market: ovvero mercato orso, un mercato ribassista contraddistinto da un andamento negativo dei prezzi e da una visione pessimistica dei mercati;

bid: il prezzo bid (denaro) è il valore a cui il dealer è disposto a comprare;

blocco: contiene le informazioni riguardanti le transazioni al suo interno. Per ogni transazione troviamo l’hash, il numero di input e output che vanno ad influenzare la sua dimensione. Per ogni blocco sono indicate la data e l’ora di creazione , il miner, il riferimento al blocco precedente ed un’altra serie di informazioni più tecniche;

blockchain: diario digitale composto da una catena (chain) di blocchi (block) che contiene tutte le informazioni riguardanti le transazioni in un certo lasso di tempo. Ogni blocco al suo interno è inserito in ordine cronologico e collegato al precedente. La tecnologia registra, archivia e autentifica le transazioni grazie ai partecipanti alla rete che permettono livelli elevati di sicurezza e trasparenza;

bull market: ovvero mercato toro, un mercato rialzista contraddistinto da un andamento positivo dei prezzi e da una visione ottimista dei mercati;

C

chiave privata: deve rimanere segreta perchè permette di accedere al proprio indirizzo che contiene i fondi digitali;

chiave pubblica: viene utilizzata durante la ricezione del denaro infatti deve essere inviata al mittente per effettuare il pagamento in criptovalute;

criptovaluta: mezzo di scambio digitale con le stesse funzioni di una moneta cioè essere riserva di valore e permettere transazioni di pagamento. Tra le sue particolarità principali quelle di essere decentralizzata e crittografata;

crittografia: materia che tratta sistemi di algoritmi matematici che trasformano un messaggio in una stringa di valori casuali, decifrabile solo tramite il possesso di una chiave;

D

DAPP: applicazioni eseguite tramite un sistema decentralizzato che le rende più flessibili e trasparenti;

DCA/PAC: dollar cost averaging/piano d’accumulo di capitale è la tecnica usata per ammortizzare il prezzo di carico di un asset. Si comprano somme costanti a scadenze regolari per un periodo predeterminato meglio se per medio/lungo termine (es. 100 euro/mese tutti i mesi per 5 anni). Lo scopo è ridurre la volatilità di mercato ed eliminare la componente emotiva negli investimenti;

decentralizzazione: termine usato per indicare ciò che NON è controllato da autorità centrale quindi che NON passa da intermediari. Ci si riferisce spesso all’erogazione di servizi o allo scambio di monete digitali senza passare da un istituto centrale o da una banca;

DEFI: ecosistema di applicazioni finanziarie e servizi, tra cui DAPP e DEX. La tecnologia blockchain e ai protocolli peer-to-peer che rendono il tutto trasparente e decentralizzato;

DEX: Decentralized Exchange permette agli utenti di eseguire scambi direttamente dai propri portafogli senza dover depositare fondi al suo interno;

DLT: Distributed Ledger Technology è un libro mastro o database distribuito. Esso può essere aggiornato, controllato e coordinato non più a livello centrale ma da tutti i partecipanti. Questo permette alla tecnologia di funzionare grazie al consenso degli utenti. Un esempio è appunto la blockchain;

E

exchange: marketplace per le criptovalute (o altro) dove è possibile effettuare la compravendita di monete digitali combinando domanda e offerta dei clienti. Possono essere custodial o non custodial a seconda se l’utente è in possesso della chiava privata o meno;

F

FOMO: Fear Of Missing Out ossia paura di rimanere fuori da un affare. Si riferisce alla paura di essere esclusi da particolari trend o da forti rialzi di prezzo;

fork: creazione di una versione di protocollo differente dall’originale. Un fork può essere soft se è compatibile con il precedente aggiornamento o hard se è indipendente dall’originale;

H

halving: processo di dimezzamento del numero delle monete generate per blocco e destinate ai miner. Serve per ridurre la velocità con la quale le criptovalute vengono create. Fornisce un tasso costante di emissione fino al raggiungimento dell’offerta massima;

hash: stringa alfanumerica sempre della stessa lunghezza corrispondente ad una determinata transazione;

HODL: gergo tecnico del mondo crypto che deriva dal concetto buy and hold quindi compra e tieni. Termine usato per indicare l’acquisto di una criptovaluta con lo scopo di mantenere la posizione e non considerare le fluttuazioni di mercato;

I

ICO: Initial Coin Offering è un’offerta iniziale di moneta. Si occupa della raccolta fondi per progetti finanziari dove vengono rilasciati token. Diverge dall’Initial Pubblic Offering (IPO) perchè al posto delle azioni al pubblico vengono offerte criptovalute. Serve principalmente per la prima quotazione sul mercato;

L

ledger: hardware wallet che contiene la chiave privata. Garantisce una maggiore sicurezza per la gestione dei propri fondi crypto;

liquidità: attitudine di un bene ad essere facilmente scambiato sul mercato. Minore è la differenza tra bid e ask maggiore è la liquidità di mercato e viceversa;

listing/delisting: inserimento/revoca di una criptovaluta sul mercato o su un determinato exchange;

M

market cap: la capitalizzazione di mercato è calcolata moltiplicando il prezzo per la valuta circolante. Misura il valore di tutte le monete in circolazione in un determinato momento. Può essere riferita alla singola criptovaluta o all’intero mercato.

miner: soggetto fisico che intraprende l’attività di mining. Viene remunerato con un certo numero di criptovalute della stessa tipologia che ha minato;

mining: processo di elaborazione di blocchi con conseguente remunerazione di criptovalute grazie alla potenza di calcolo dei computer;

N

nodo: partecipante al network della blockchain a cui spetta il compito di convalidare l’hash per autentificare la transazione che verrà aggiunta ad un blocco;

O

OCO: One Cancels the Other Order consiste in una creazione simultanea di due ordini dove solo uno dei quali viene eseguito mentre l’altro viene annullato. La combinazione avviene tra un ordine limit e un ordine stop-limit. Questo ordine condizionato è molto utile per un mercato volatile come quello delle criptovalute;

order book: elenco degli ordini di compravendita disposti per livello di prezzo;

ordine market: entrare in una posizione di acquisto o di vendita al prezzo migliore disponibile sul mercato in quel momento;

ordine limit: particolare istruzione data al broker. In caso di acquisto il prezzo inserito deve essere più basso di quello di mercato mentre in caso di vendita il prezzo inserito deve essere più alto di quello di mercato;

ordine stop-limit: particolare istruzione data al broker che combina un ordine limit e un ordine stop con i rispettivi price. Per rendere più efficace l’ordine conviene  impostare lo stop price un po’ più alto rispetto al limit price per ordini di vendita. Al contrario lo stop price deve essere un po’ più basso rispetto al limit price per ordini d’acquisto;

P

P2P: peer-to-peer è una tecnologia che permette agli utenti d interagire sia come client che come server e concretizzare la condivisione di dati;

POS: Proof of Stake è un algoritmo di consenso alternativo sempre alla base della blockchain. La convalida delle transazioni che porta a creare nuovi blocchi è compito di nodi che detengono loro stessi le monete forgiate. Maggiori solo le monete bloccate maggiori sono le possibilità di convalidare il prossimo blocco e ottenere ricompense. L’intero processo viene definito staking;

POW: Proof of Work è l’algoritmo di consenso alla base della rete blockchain. La convalida delle transazioni che porta a creare nuovi blocchi è compito dei nodi detti miner. L’intero processo viene definito mining;

pump/dump: operazione di manipolazione legata al rialzo o al ribasso artificiale di un asset per speculare nel breve periodo;

R

resistenza: livello di prezzo dove una tendenza ribassista fa fatica a scendere incentivata da una concentrazione di acquisto;

RSI: Relative Strength Index è un’indicatore di analisi tecnica. Si usa per misurare la forza interna relativa di un titolo o di un mercato rispetto a se stesso o in relazione ad un’altra attività finanziaria. L’indicatore deve oscillare tra una gamma di valori compresi da 0 e 100 dove i livelli medi di ipervenduto e ipercomprato sono 30 e 70;

S

satoshi: unità più piccola di un Bitcoin che equivale a 0,00000001 BTC quindi un BTC equivale a 100 milioni di satoshi. Il termine prende questo nome per omaggiare il suo creatore Satoshi Nakamoto tutt’ora sconosciuto;

smart contract: ovvero contratto intelligente, un software per computer che è stato progettato come un contratto automatizzato. Al suo interno le azioni si attivano dopo che sono soddisfatte condizioni predeterminate;

spread: differenza di valore tra due asset dello stesso tipo. Esiste il bid-ask spread che misura la differenza tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita di uno strumento finanziario. Oppure il credit spread che misura la differenza tra tassi di rendimento di un titolo con la stessa scadenza;

stablecoin: sono tutte le criptovalute progettate per avere un valore stabile e costante nel tempo. Cercano di ridurre la volatilità perché sono sottostanti ad un asset. Questo può essere una valuta fiat (moneta legale emessa da un governo o da una banca centrale) come il dollaro oppure a materie prime come l’oro;

supporto: livello di prezzo dove una tendenza rialzista fa fatica a salire incentivata da una concentrazione di vendite;

T

token: particolari gettoni che hanno caratteristiche diverse in base alla loro funzione economica: a) payment token o coin, b) security token che incorporano un credito o un diritto sociale nei confronti dell’emittente, c) utility token che permettono di godere di un servizio digitale;

trendline: linea tracciata sul grafico dei prezzi per unire una serie di massimi successivi decrescenti o una serie di minimi successivi crescenti. Rappresenta la direzione generale che sta prendendo il prezzo in un determinato arco di tempo;

V

volatilità: misura della variazione percentuale del prezzo di un asset nel corso del tempo;

volume: è un indicatore della liquidità di una determinata attività finanziaria. Molto utilizzato in analisi tecnica per monitorare l’andamento e la consistenza delle contrattazioni per prevederne i cambiamenti futuri;

W

wallet: portafoglio elettronico per poter immagazzinare e trasferire criptovalute, ce ne sono diversi a seconda delle loro caratteristiche;

white paper: documento informativo contenente le informazioni principali di un progetto finanziario;

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2 risposte

    1. BREAKOUT = evento che si verifica quando il prezzo si muove sopra un livello di resistenza o sotto un livello di supporto, rompendo e invertendo tale trend. I brekout che si verificano con volumi elevati di solito hanno più validità rispetto a quelli con volumi bassi.

      LENDING = servizio di prestito che ti permette di depositare e prendere a prestito cypto in cambio di un certo interesse. Nel processo di prestito si creano delle linee di credito/debito tra più soggetti. La funzione di lending è utilizzata in alcune piattaforme di DeFi come Compound o Maker.

      SCAM = tentativo di truffa online. In ambito crypto si riferise ai raggiri usati per estorcere informazioni segrete come le chiavi private o le credenziali di accesso. I modi più utilizzati sono l’utilizzo di account mail falsi, il phishing e il giveaway.

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