Il 25 Settembre 2022 in Italia si andrà a votare esercitando quindi uno dei diritti fondamentali della democrazia: la possibilità di esprimere il proprio voto in modo libero.
Sappiamo però che il mondo politico non è sempre sinonimo di trasparenza e anche le elezioni presentano diverse problematiche.
La tecnologia digitale interviene in questo settore con soluzioni molto promettenti che permettono di effettuare la consultazione popolare in modo diretto e certificato.
Tali infrastrutture tecnologiche specializzate, utilizzano dei protocolli blockchain o DLT (Distributed Ledger Technology) per il regolare svolgimento di elezioni e referendum garantendo la semplificazione delle procedure e permettendo la validazione della votazione certificata a distanza in tempi molto brevi.
La blockchain e il voto elettorale
La blockchain è un protocollo informatico distribuito e condiviso tra tutti i partecipanti del network che permette di registrare e verificare documenti distribuiti tra gli utenti partecipanti a un network.
Le informazioni all’interno, infatti, sono custodite nei blocchi collegati l’uno all’altro, come gli anelli di una catena, da un algoritmo di consenso che lega i blocchi tra loro in maniera immodificabile.
Ciò che è importante sapere è che le informazione inserite all’interno di un blocco non possono più essere modificate.
Questa caratteristica rende la blockchain uno strumento tecnologico digitale capace di creare affidabilità e soprattutto fiducia (Trust) nei suoi utilizzatori, in quanto rappresenta di fatto un registro non corruttibile e immodificabile.
Questo nuovo sistema di partecipazione elettorale potrebbe essere implementato creando una nuova piattaforma blockchain dedicata e appositamente concepita per una consultazione.
Tradizionalmente le elezioni sono gestite dalle autorità e il processo elettorale è organizzato come un sistema poco trasparente, centralizzato e dall’alto.
La partecipazione alle elezioni tradizionali rafforza l’autorità centrale, mentre la partecipazione nel sistema elettronico distribuito determina il primato delle persone: l’implementazione della tecnologia blockchain potrà davvero segnare un passaggio epocale verso un sistema sicuro e affidabile. Per fare questo però, molto dipenderà dai valori che la politica nel suo insieme sarà in grado di trasmettere a tutti i cittadini, per far comprendere l’importanza di un sistema basato su fiducia e trasparenza.
L’unico punto delicato di una votazione usando la tecnologia blockchain è quello di avere degli indirizzi unici per ogni persona con diritto di voto, da questo possono sfociare diversi problemi e punti deboli, lo sfruttamento di oracoli indipendenti e decentralizzati potrebbe essere una soluzione.
Politica Italiana: lo stato attuale
In realtà nella politica italiana si parla di crypto e blockchain almeno dal 2018, con in testa il movimento 5 stelle ed il partito democratico.
Con la visita a Roma di CZ (founder di Binance) lo scorso Maggio, alcuni esponenti di diversi gruppi parlamentari hanno avuto un confronto sulle prospettive della tecnologia e del mercato, sugli impatti della decentralizzazione su società, economia, finanza, politica e sulla formazione di nuovi giovani talenti.
L’Onorevole Zanichelli ha già da tempo presentato un disegno di legge sul tema crypto asset. Gli aspetti principali sono i seguenti:
- l’introduzione di una unità matematica crittografica (che vorrebbe costituire il comune denominatore di qualunque asset crittografico);
- il ricorso ad una perizia asseverata per cristallizzare il controvalore delle valute virtuali;
- l’assoggettamento delle plusvalenze (in caso di superamento della fatidica soglia di 51.645,69 euro di controvalore in valute virtuali detenute nei wallet) ad un’imposta sostitutiva.
Considerando il periodo attuale, è improbabile che questa proposta venga discussa ed eventualmente approvata: ci sono problemi più grandi da affrontare, almeno così si dice.
Sta di fatto che sempre più istituzioni si stanno interessando a questa tecnologia che anno dopo anno non può più essere ignorata. L’Italia non si può permettere di stare a guardare.
FONTI
– https://www.blockchain4innovation.it/esperti/report-parlamento-europeo-la-blockchain-puo-migliorare-la-nostra-vita/
– https://cryptonomist.ch/2022/04/29/crypto-fisco-nuovo-disegno-legge/