Come funziona, a cosa serve, quanto è sicuro il bitcoin “impacchettato”
Ogni bitcoin “wrappato” è un token diverso da BTC. E’ creato allo scopo di mantenere il suo valore pari a 1 BTC su protocolli diversi da quello originale. Diventa così possibile “usare bitcoin su altre blockchain”, e scambiarlo per il valore corrente in stablecoin (vedi qui l’approfondimento di Davide Coltro) o altri token, su exchange decentralizzati come, ad esempio, il celeberrimo Uniswap.
Wrapped sta per “incapsulato”, e per coerenza con la parola HODL (vedi qui il glossario di Davide Pasetto), c’è chi si diverte a considerarlo “warped”: deformato, teletrasportato.
WBTC non è BTC. Qual è allora il vantaggio?
E’ di fondamentale importanza sapere che ogni wrapped bitcoin, come per esempio il più famoso WBTC, NON è assolutamente da considerare un bitcoin. La moneta nativa relativa al protocollo Bitcoin (BTC), non può trovarsi su altri protocolli (al momento, evitiamo di considerare i bitcoin su Layer-2 come Lightning Network nel ragionamento).
Si tratta, invece, di token (ad esempio, ERC-20) il cui scopo è rappresentare BTC su un protocollo che non è Bitcoin (ad esempio, Ethereum).
Ogni token è prodotto in base a quanti veri BTC sono stati “bloccati” (o “freezati”, chedirsivoglia) in un indirizzo controllato dal gestore dello smart-contract corrispondente. In questo modo e molti altri, a seconda del progetto, il Wrapped BTC tende ad avere un valore pari a BTC, peggato a BTC. Questo token è ora utilizzabile in tutti gli ambienti DeFi che lo accettano su protocolli alternativi.
Sul protocollo Ethereum, il WBTC è un token ERC-20: lo smart-contract emette un ammontare di WBTC a seconda di quanti BTC sono bloccati in indirizzi di cui WBTC detiene le chiavi. Si tratta del token più famoso e capitalizzato di questo tipo: sono già stati emessi circa 200mila WBTC, per un controvalore odierno di circa 9 miliardi di dollari.
Lo stesso token è rappresentato anche sul protocollo di Tron, ed è ampiamente diffuso anche tra i suoi Dex.
Per creare nuovi WBTC bloccando i propri bitcoin sulla blockchain di Bitcoin, è anche necessario un procedimento KYC. Dunque ci si rimette in privacy per emettere nuova moneta grazie a questo protocollo Cross-chain.
Ma WBTC non è l’unico esempio, benchè il più capitalizzato. Ne esistono molti altri!
Anche renBTC, non è BTC: questo token, un po’ più giovane e con un totale holders ancora piuttosto esiguo (circa 4000), ha la particolarità di trovarsi sia su Ethereum, sia su BinanceSmartChain.
Le principali monete che Ren “impacchetta”, oltre a Bitcoin (BTC), sono Bitcoin Cash (BCH) e Zcash (ZEC)
Esistono molte altre rappresentazioni “wrappate” di bitcoin, come il pBTC, che su Ethereum appartiene al più grande insieme dei pTokens; ecco l’evoluzione suo TVL durante gli ultimi 12 mesi:
Attenzione: la superficie d’attacco aumenta!
Cosa succede se disgraziatamente vengono compromesse le chiavi private su una delle due catene coinvolte dal ponte?
O se lo smart contract di WBTC viene exploitato?
E se Ethereum avesse seri problemi di congestione?
Protocollo Bitcoin e valore della sua moneta, accuseranno il colpo con una certa antifragilità. Per WBTC, invece, potrebbero essere problemi molto seri, a cominciare dal disaccoppiamento del peg, per finire con l’implosione dell’intero sistema.
Fonti:
https://coinmarketcap.com/it/currencies/wrapped-bitcoin/