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Bitcoin Core 22.0

Bitcoin Core, l’implementazione ufficiale del protocollo Bitcoin, è arrivata alla sua versione 22.0.

Il 13 settembre è stato rilasciato l’aggiornamento dalla versione 0.21.1 alla 22.0.

Lo sviluppatore principale di questa release di Bitcoin Core è Wladimir van der Laan.

Questo aggiornamento ha visto il contributo di oltre 100 sviluppatori, in un lasso di tempo di circa 8 mesi.

Bitcoin Core è un “full-node”, ovvero un wallet che scarica, verifica ed archivia tutta le transazioni della rete Bitcoin.

La versione 22.0 è la prima ad attivare il supporto completo a Taproot, aggiornamento che arriverà a novembre.

Inoltre, questa versione aggiunge altre funzionalità molto interessanti per lo sviluppo del protocollo Bitcoin.

Vediamo insieme quali sono le novità principali.

Bitcoin Core

 

Continuo supporto al soft fork Taproot

Continua l’integrazione del supporto all’aggiornamento Taproot.

Ora, Bitcoin Core, supporterà completamente il soft fork che avverrà a novembre.

Inoltre, permetterà anche la creazione di indirizzi Taproot per poter ricevere fondi.

Funzionalità più complesse, verranno introdotte con le versioni successive del software.

 

Supporto agli hardware wallet tramite interfaccia grafica (GUI)

Gli hardware wallet sono dispositivi appositi per custodire offline le chiavi private del proprio wallet.

Un hardware wallet deve essere utilizzato insieme ad un software wallet.

In questa nuova release di Bitcoin Core, è stato implementato il modulo HWI (Hardware Wallet Interface).

D’ora in avanti, sarà possibile utilizzare Bitcoin Core come software wallet, in coppia con uno degli hardware wallet più noti, attraverso interfaccia grafica (Graphical user interface).

Fino ad ora, era possibile utilizzare Bitcoin Core in coppia con un hardware wallet, ma solo attraverso CLI (Command-line Interface).

Gli hardware wallet supportati sono Ledger, Trezor, BitBox, KeepKey e Coldcard.

 

Supporto alla rete decentralizzata I2P (The Invisible Internet Project)

Ormai, al giorno d’oggi, tutti noi dovremmo sapere che ogni indirizzo IP su Internet, può essere associato ad un’identità nel mondo reale.

Proprio per questo motivo, quando si utilizza un full-node, per migliorare la propria privacy, è bene collegarlo alla rete Tor, in modo da mascherare il proprio indirizzo IP.

In questo modo, il nostro full-node, comunicherà con gli altri full-node della rete, attraverso Tor.

Tuttavia, Tor non è l’unica rete decentralizzata, peer-to-peer ed anonima.

Ne esistono altre, come ad esempio The Invisible Internet Project (I2P).

The Invisible Internet Project (I2P) è un’altra rete decentralizzata, peer-to-peer ed anonima, costruita sul protocollo TCP/IP.

Come Tor, anche questa rete utilizza tecniche crittografiche per mascherare l’indirizzo IP di ogni utente.

Ad oggi, la rete I2P ha meno utenti rispetto a Tor.

D’ora in poi, Bitcoin Core, supporterà la connessione alla rete, attraverso il protocollo I2P.

 

Miglioria nella logica delle transazioni nella mempool

Ogni qualvolta firmiamo una transazione, essa, prima di essere inclusa in un blocco, finisce nella mempool (zona di memoria delle transazioni in pending).

Quando una transazione ha delle commissioni troppo basse, è probabile che rimarrà più tempo nella mempool.

Cosa si può fare per velocizzare la transazione e farla andare a buon fine?

Una delle possibilità è utilizzare l’opzione Replace by Fee (RBF), ovvero la possibilità di firmare la stessa transazione con una fee superiore, in modo che venga inclusa in un blocco da parte dei miners.

Un’altra possibilità è la funzione Child-Pays-For-Parents (CPFP), cioè la possibilità di inserire nella mempool una transazione che spende l’output di una transazione ancora in mempool (operazione che può effettuare il ricevitore della prima transazione).

In questo modo si andranno a creare due transazioni legate fra loro. Perciò, potranno essere considerate come una combinazione di transazioni, invece che come transazioni singole.

Infatti, i miners, oltre a ricercare la transazione con più fee, guarderanno anche a transazioni che ne “sbloccano” altre.

Con questa introduzione nella release 22.0 di Bitcoin Core, si potrà iniziare a sperimentare lo sviluppo della trasmissione di pacchetti di transazioni, operazione chiamata package relay.

 

Miglioria wallet multisig Segwit

I wallet multi-signature sono wallet particolari: questo tipo di wallet ha bisogno di più di una firma per poter spendere i fondi.

Potremmo paragonarli a dei conti cointestati con più firme.

Un wallet multisig può essere un wallet che ha bisogno di 2 firme su 3, oppure 3 su 5, o ancora, 7 su 8.

Bitcoin Core 22.0 amplia il numero massimo di chiavi per un wallet multisig: ora si potranno creare wallet multisig con un massimo di 20 chiavi. Precedentemente il limite era di 16 chiavi.

 

Conclusione

Con questa nuova release di Bitcoin Core, il protocollo Bitcoin dimostra ancora una volta quanto sia maturo e solido a livello di sviluppo.

Il protocollo Bitcoin procede spedito per la sua strada, senza preoccuparsi di niente e di nessuno.

Con lo stile sobrio e pragmatico che lo contraddistingue, Bitcoin continua la sua evoluzione tecnologica senza intoppi.

 

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