Negli ultimi anni sono nate letteralmente migliaia di nuove criptovalute attirando l’attenzione di sempre nuovi investitori.
Mossi dall’avidità di realizzare grandi guadagni in poco tempo, è facile essere attratti da progetti poco seri che dopo enormi pump crollano vertiginosamente causando gravi perdite per chi aveva investito del denaro.
Come si può quindi capire quando un progetto ha delle basi concrete e più affidabili possibili? La capitalizzazione di mercato può in questo senso aiutarci: si tratta della moltiplicazione tra il valore attuale della moneta e il suo circolante. Esempio, se un bitcoin vale 10 dollari e le monete in circolazione sono 100, la capitalizzazione sarà di 1000 dollari (10×100)
Può insomma esserci di grande aiuto per comprendere la solidità di un progetto.
Questo significa che non corriamo nessun rischio?
Assolutamente no! La capitalizzazione di mercato è soltanto un primo indicatore, bisogna successivamente approfondire il progetto prendendosi del tempo per studiarlo.
Le prime 5 criptovalute per capitalizzazione
Bisogna premettere che, soprattutto quelle che stanno dietro a bitcoin ed ether, durante gli anni potrebbero cambiare: nel pieno di una bull run tutto può succedere e non è strano che alcune altcoin possano raggiungere le prime posizioni per un certo periodo di tempo. È importante quindi fare sempre zoom out per vedere le cose dalla giusta prospettiva.
Ma ora vediamo quali sono!
1.bitcoin
Quasi scontato dirlo, ma la prima criptovaluta per capitalizzazione è proprio la più celebre.
Nata nel 2009, ha dato il via a tutto il settore introducendo anche la blockchain, la tecnologia che probabilmente nei prossimi anni porterà la più grande rivoluzione dopo internet.
Dopo più di 10 anni si è dimostrata valida e funzionante e già oggi sempre più aziende cercano di capire come potrebbero utilizzarla.
Il suo creatore è Satoshi Nakamoto, la leggendaria figura la cui attuale identità è ancora sconosciuta.
Il massimo storico di bitcoin è stato di 69.000 dollari nel Novembre 2021.
2.Ethereum
Se bitcoin è il padre, ether è la madre. Almeno questo si dice nel settore: creata nel 2013, in poco tempo è diventata la seconda criptovaluta per capitalizzazione, posizionamento che ha tuttora e difficilmente lascerà nel breve periodo.
La principale differenza è che con Ethereum si possono effettuare molte più operazioni.
Infatti, oltre ad essere un efficiente sistema di pagamento, permette la creazione e la diffusione di smart contract: la loro particolarità è che non possono essere modificati ne cancellati. Semplicemente vengono eseguiti nel momento esatto, concordato tra le parti. Questa alta sicurezza ha portato il sistema ad essere utilizzato da milioni di utenti. All’interno della rete viene utilizzata la valuta ether.
Il suo creatore è il russo Vitalik Buterin e il massimo storico è stato di quasi 5.0000 dollari nel Novembre 2021.
3.Tether
Arriviamo alla prima stablecoin per capitalizzazione: a differenza di bitcoin ed ether, in questo caso il valore è costante nel tempo in quanto Tether è ancorata al dollaro americano. 1 USDT vale quindi 1 dollaro, con poche oscillazioni.
Le transazioni si basano principalmente sulla piattaforma Omni, basata a sua volta sulla blockchain di bitcoin.
Il valore stabile degli USDT viene garantito dalle riserve della società. Esse sono costituite non solo da dollari ma anche da altri asset, come crediti provenienti da prestiti concessi da Tether a terzi.
È nata nel 2014 ed i suoi fondatori sono Brock Pierce, Craig Sellars e Reeve Collins.
4.USDC
Anche USD Coin è una stablecoin ancorata al dollaro e possiamo considerarla la principale concorrente di Tether. È stata creata dalla collaborazione di Circle e Coinbase.
Rappresenta un servizio per tokenizzare i dollari e facilitarne l’uso consentendo di spostarli velocemente in qualsiasi parte del mondo, ovviamente grazie alla blockchain.
Nata nel 2018, è un progetto che ad oggi ha alle spalle i gruppi più seri che circolano nel mondo delle criptovalute.
5.Binance Coin
Ultima criptovaluta della classifica ed anche una delle più recenti: nata nel 2017 è diventata in pochi anni una delle più capitalizzate di tutto il mercato crypto.
Creata dall’omonimo exchange cinese che opera in tutto il mondo, negli anni è cresciuto introducendo sempre più servizi.
Binance Coin nasce quindi all’interno di un ecosistema molto concreto, dove l’obiettivo è quello di accedere a tutti i servizi di Binance ad un prezzo ridotto. In particolare, comprando i token si ha la possibilità di ridurre le commissioni da riconoscere quando si scambiano criptovalute e denaro reale.
Il massimo storico è stato di 691 dollari nel Maggio 2021
Conclusione
Abbiamo visto quali sono le prime 5 criptovalute considerando la capitalizzazione di mercato: attualmente sono queste, ma come già detto negli anni potrebbero cambiare portando novità e sorprese.
Oltre a questo, esiste anche la capitalizzazione totale del mercato crypto. Attualmente, bitcoin contribuisce per circa il 42% mentre ether al 17% (questi valori cambiano continuamente): questo ci fa capire quanto soltanto queste 2 criptovalute siano influenti e importanti per l’interno mercato.
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